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Attualità e Politica

18/09/2020 | 15:00

Elezioni e giochi: in Veneto legge blindata, ma serve uniformità sugli orari

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ROMA – Il pasticcio sugli orari di funzionamento delle slot non è stato ancora risolto. Per quanto riguarda il settore giochi, sarà uno dei problemi che dovrà affrontare in Veneto la nuova Giunta dopo la consultazione elettorale di domenica e lunedì prossimi. Giunta nuova che prevedibilmente sarà ancora guidata dal centro destra di Luca Zaia, che corre per il terzo mandato consecutivo, sfidato, tra gli altri, da Arturo Lorenzoni per il centro-sinistra e da Enrico Cappelletti per il Movimento Cinque Stelle, mentre Daniela Sbrollini rappresenta Italia Viva.

I giochi in Veneto sono disciplinati da una legge approvata un anno fa. Vieta la collocazione di apparecchi per il gioco in locali che si trovino ad una distanza inferiore a quattrocento metri da una nutrita serie di luoghi sensibili, che oltre a luoghi di culto, ospedali e scuole arriva a comprendere anche centri di formazione, bancomat, compro oro e stazioni. Il carattere intransigente della legge viene attenuato dalla salvaguardia delle attività già esistenti, non soggette al distanziometro. Proprio questa tutela, inserita nel testo a ridosso del suo ingresso in aula, ha provocato la protesta dell'opposizione.  

Ma il punto più discusso della legge riguarda, come si è accennato, la definizione degli orari di funzionamento delle slot. La divisione in tre fasce è stata contestata dagli operatori, tanto da dare origine anche a ricorsi al Tar. Da parte sua, l'assessore regionale alla Sanità e al sociale, Manuela Lanzarin, ha rimarcato l'importanza di un orario uniforme in tutta la regione, anche per evitare le “migrazioni” interne dei giocatori. A smentirla, però, è proprio il testo della legge, che concede ai Comuni la possibilità di aggiungere ulteriori fasce orarie di chiusura. Cosa che, ad esempio, ha permesso al sindaco di Venezia di prevedere nel territorio comunale una chiusura complessiva di 17 ore al giorno. La normativa regionale sui giochi nel suo complesso non sembra correre rischi, ma alla nuova Giunta, con tutta probabilità, gli operatori chiederanno di intervenire proprio in materia di orari.

MF/Agipro

 

 

 

 

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