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Attualità e Politica

26/09/2017 | 12:14

Antiriciclaggio e giochi, Frosini (Lottomatica): "Settore ben regolato, pagamenti elettronici soluzione sicura"

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frosini antiriciclaggio giochi

ROMA - "Il settore giochi è fortemente regolato e ha prodotto risultati positivi e ben visibili. La quarta direttiva antiriciclaggio UE amplia la platea dei soggetti interessati e introduce un aspetto rilevante: ogni paese valuta il proprio rischio e agisce. Era possibile anche escludere alcuni giochi dall'applicazione della direttiva: l'Italia ha scelto di stringere le maglie alzando la soglia di attenzione sulle Vlt e esonerando le lotterie dall'applicazione della direttiva". Lo ha detto Giuliano Frosini, direttore Public affairs di Lottomatica, nel corso del convegno "Antiriciclaggio, non si gioca con le regole", organizzato alla Camera. "Per il settore giochi, è essenziale controllare il punto vendita e - nel fare questo - tenere conto dei modelli organizzativi. Il principio vale anche per il recente accordo Stato-Regioni. Ma attenzione: certe politiche rischiano di dare il via ad un travaso verso il gioco illegale, a mio avviso sarebbe meglio inasprire i controlli sui punti vendita piuttosto che praticare politiche proibizioniste", ha proseguito. La direttiva è uno strumento fondamentale, con il quale il legislatore UE ha inteso uniformemente i processi di contrasto negli Stati membri controllando i flussi di denaro: "Le autorità internazionali hanno giudicato efficace il sistema italiano, vedremo cosa faranno gli altri paesi. Per ora 15 paesi su 27 hanno ottemperato. Il gioco non è un servizio banale, esistono riserve statali nazionali e se manca uniformità normativa, è chiaro che si possono creare distorsioni tra paesi. Per questo, mi chiedo se c'è davvero il bisogno di regolare e introdurre strumenti di liquidità internazionale (il riferimento è all'apertura prossima delle partite di poker con tre paesi UE, ndr): siamo concessionari italiani in un sistema ben regolato, perché dobbiamo condividere regole con altri paesi?".

Sul fronte dei pagamenti elettronici, Frosini ha sottolineato che occorre attenzione: "Su certe operazioni, le commissioni superano persino gli incassi dell'esercizio e per questo aspetto c'è molto da lavorare, ma siamo favorevoli ad una cultura del pagamento elettronico, anche nei giochi. In questo caso non guardiamo tanto all'interesse dell'industria, che comunque conta, ma il punto essenziale è garantire ordine pubblico e sicurezza del consumatore, oltre all'utile erariale. Questi aspetti mi sembrano fondamentali, in un paese che ha fatto meglio degli altri partner europei in questo settore", ha concluso.

NT/Agipro

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