Attualità e Politica
25/04/2017 | 12:18
25/04/2017 | 12:18
ROMA - "Il regolamento di Bergamo è condivisibile al 100%, ma nel mio territorio ci sono situazioni particolari, come le ricevitorie nei centri commerciali, e non credo sia facilmente attuabile un provvedimento che ne disponga la chisura. La prevenzione è la modalità migliore, il metodo repressivo spesso induce altri comportamenti scorretti. Serve anche una disciplina a livello centrale". Lo ha spiegato il sindaco di Orio al Serio, Alessandro Colletta. Nei giorni scorsi il primo cittadino di Bergamo Giorgio Gori ha chiamato a raccolta i sindaci dell'area omogenea i quali, a distanza di qualche giorno, stanno riflettendo a freddo sul da farsi, come riporta il quotidiano "L'Eco di Bergamo". "Siamo convinti che sia necessario lavorare come ambito - commenta il primo cittadino di Alme, Massimo Bandera - e sulla prevenzione. Per noi è un tema importante e ci teniamo a dare il nostro contributo. Stiamo valutando di prendere dei provvedimenti, ma ci manca un'analisi del fenomeno". Bandera, per evitare di incappare in battaglie legali, ritiene necessario avere dei dati alla mano: "Faremo un'analisi preventiva coinvolgendo gli esercenti, per poi arrivare a un nostro provvedimento, non escludiamo sia lo stesso di Bergamo". Alcuni Comuni della zona, per il momento, hanno previsto sgravi fiscali per chi elimina gli apparecchi dai locali, mentre il vicesindaco di Seriate Gabriele Cortesi ha spiegato: "Abbiamo intenzione di andare avanti sulla strada dei progetti già adottati. Cercheremo di approfondire i dati illustrati nel corso dell'incontro con gli altri Comuni". Utili saranno anche i numeri elaborati dall'Istituto superiore di sanità che ha coinvolto Seriate in uno studio sulla ludopatia: "Ci darà l'opportunità di avere dei dati a sostegno di nuove azioni, senza incorrere in decisione contrarie del Tar", ha concluso Cortesi.
RED/Agipro
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