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Attualità e Politica

26/06/2015 | 09:13

Delega Fiscale, IlSole24ore: «Senza decreto giochi due miliardi in meno per l'Erario»

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giochi delega politica

ROMA - Due miliardi di gettito erariale in meno per lo Stato con il mancato inserimento del decreto sui giochi in Delega Fiscale: è quanto spiega una nota inviata a Palazzo Chigi - si legge su IlSole24ore di oggi - in cui si evidenziano i rischi che corrono le casse pubbliche con la mancata definizione dei rapporti tra regole comunali e regole nazionali, alla base della «mancata presentazione dello schema di decreto legislativo messo a punto dal ministero dell'Economia». Tra le voci che peserebbero sui minori introiti erariali, inoltre, anche «i 350 milioni a rischio attesi dalla gara sulle scommesse sportive» prevista per giugno 2016. Un bando che sulla carta dovrebbe interessare 15mila punti vendita, «ma ipotizzando che si rinnovino concessioni per 10mila punti a 35mila euro che la perdita di gettito toccherebbe» i 350 milioni. Senza certezza delle regole sul gioco (distanze minime, contrasto ai punti senza autorizzazione, regole statali e comunali), si legge ancora nell'articolo, «la gara potrebbe andare deserta e far scappare anche gli investitori esteri»  Ad esempio, ha spiegato il Ceo di Intralot Emilio Iaia «Per una grande multinazionale quotata la mancanza di certezze rispetto agli impegni assunti dall'amministrazione dinanzi a investimenti di decine di milioni di euro contribuiscono a rendere poco credibile l'intero sistema paese». A rischio anche il Bingo (con 50 milioni in meno dalla gara 190 dalla sospensione) e poi c'è da considerare «l'impatto delle regole comunali che stanno riducendo da sole gli apparecchi (new slot e Vit) con un trend ormai vicino al 10 per cento». Una perdita di gettito stimata tra i «40 e i 50 milioni di euro visto che gli apparecchi da soli garantiscono all'Erario 4 miliardi di euro». Messo in conto anche il «Fondo buone cose da 200 milioni interamente destinato alle casse dei Comuni». La mancata impugnazione della legge della Lombardia sul gioco rischia inoltre di «produrre danni per 400 milioni a biennio dal 2016-2018 a seguire». Il presidente di Confindustria Sistema Gioco Italia, Massimo Passamonti, intervenuto ieri a Roma alla presentazione dello studio «L'industry italiana dei giochi pubblici», redatto da Mag Consulenti Associati, ha quindi "lanciato" una vera e propria sfida al Governo in chiave di responsabilità sociale: «Anche senza la delega fiscale siamo pronti ad andare avanti con un piano regolatore per autoridurre l'offerta slot sul territorio. Chiederemo ai nostri associati di installare 4 slot al massimo per gli esercizi pubblici e un massimo di 6 Vlt per sala slot». RED/Agipro

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