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Attualità e Politica

02/09/2020 | 10:58

Operazione "Las Vegas": GdF Reggio Calabria sequestra beni per 9 milioni di euro agli eredi del "re dei videogiochi"

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ROMA -  La Guardia di Finanza di Reggio Calabria, con il coordinamento Procura della Repubblica del Tribunale, ha sequestrato beni immobili (sia terreni che fabbricati), societa? (sia quote societarie che complessi aziendali) e rapporti finanziari, «per un’accertata sproporzione di circa 9 milioni di euro», nei confronti dei coniugi Antonio Sapone e Maria Ripepi, imprenditori attivi nel settore del noleggio di apparecchi da intrattenimento con vincita in denaro nelle zone del Gebbione e di Sbarre della citta? di Reggio Calabria. La coppia, si legge nella nota della Fiamme Gialle, risulta vicina al gruppo mafioso Labate.
A seguito delle attivita? investigative sono emerse svariate condotte criminali perpetrate dal cosiddetto “Gruppo Sapone”, subentrato nella gestione del business a Gioacchino Campolo, forti del suo consenso. Il gruppo «ha beneficiato dell’eredita? del “re dei videogiochi”, riuscendo cosi? a fare quel salto imprenditoriale che ha consentito alle sue imprese di conoscere una vertiginosa crescita economica, soprattutto grazie alle “sponsorizzazioni” assicurate dalla cosca Labate», spiega la Guardia di Finanza. La vicinanza agli ambienti criminali e? stata confermata, oltre che dalle attivita? investigative, anche dalle dichiarazioni di diversi collaboratori di giustizia.

Oltre al concorso esterno in associazione mafiosa, gli indagati sono finiti nel mirino delle Fiamme Gialle per «plurime condotte integranti delitti contro la pubblica amministrazione, grazie al concorso di pubblici ufficiali infedeli che agevolavano la crescita imprenditoriale del gruppo, garantendo il conseguimento illecito di licenze ed
autorizzazioni», e per «plurime condotte dell’intimidazione di matrice mafiosa».
Gli accertamenti eseguiti hanno poi portato alla luce «una significativa e ingiustificata differenza tra il reddito dichiarato ai fini delle imposte sui redditi e il patrimonio posseduto» dai coniugi Sapone anche indirettamente, tramite i propri figli, «nonche? l’intrinseca illiceita? dell’enorme patrimonio accumulato nell’arco temporale oggetto di investigazioni (15 anni): e? stata cosi? constatata la sussistenza di una sperequazione di oltre 8,8 milioni di euro».
I finanzieri hanno anche sequestrato 8 beni immobili (di cui 6 fabbricati e 2 terreni) situati a Reggio Calabria e a Milano e 4 societa? (con i relativi patrimoni), oltre a disponibilita? finanziarie riconducibili ai soggetti proposti. Sono stati inoltre perquisiti «tutti i luoghi rientranti nella disponibilita? dei componenti del “Gruppo Sapone” e delle 4 societa? agli stessi riconducibili». I militari hanno scoperto e sequestrato «documentazione e altro materiale probatorio di rilevante interesse investigativo, che sara? oggetto di ulteriori approfondimenti». La presenza di società e beni immobili riconducibili al gruppo in tutto il territorio nazionale ha portato al coinvolgimento di altri reparti territoriali, nelle provincie di Milano, Torino, Vercelli, Bergamo e Monza-Brianza, oltre che nella provincia di Reggio Calabria. RED/Agipro

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