Attualità e Politica
25/05/2017 | 17:30
25/05/2017 | 17:30
ROMA - «La proposta dal Governo non piace a nessuno perché non è una vera riforma dei giochi. Si pensa solo alle slot che rappresentano il 25% dell'offerta, sorvolando completamente sul rimanente 75%. Riduzione delle slot? Bene, ora aspettiamo che il sottosegretario Baretta abbia il coraggio di toccare anche altri giochi, il cui impatto sociale secondo noi è molto maggiore».
Decisa la critica di Massimiliano Pucci, presidente di Astro, al piano di riordino governativo, incagliato in una lunga e tormentata trattativa con gli enti locali. Un progetto che, dal punto di vista dei gestori slot, aggredisce il mondo dei giochi da un solo versante, colpendo migliaia di aziende radicate sul territorio.
«Nel piano – continua Pucci - si sbandierano obiettivi senza spiegare come ottenerli, vedi la riduzione delle macchine e dei punti di gioco. Nello stesso tempo si permettono aperture di nuove sale nei centri storici, mi sembrano cose folli. Io mi chiedo: fatta questa riforma, ci saranno meno sale? Si vieterà la pubblicità dei giochi? Si tuteleranno i minori? Io penso proprio di no».
A proposito di giovani: «Si parla tanto della difesa dei ragazzi, ma si parla e basta. Le evidenze scientifiche e statistiche dimostrano che i giovani si dirigono massivamente verso i giochi online, un settore nel quale il Governo non si è minimamente sognato di intervenire».
Nell'ottica del piano di riordino c'è qualche sacrificio che i gestori ritengono accettabile? «Non può essere accettabile – spiega Pucci - un piano che ti obbliga a chiudere. Perché questo noi stiamo rischiando, la chiusura in massa. Togliere le slot legali da cinquantamila locali significa portare dentro apparecchi illegali, aumentare ancora la tassazione significa azzerare il valore di aziende con una lunga storia alle spalle. E quando queste aziende avranno chiuso, non è che si sarà chiuso il gioco in Italia, lo si sarà solo spostato. Senza parlare del fatto che mentre nel nostro settore stanno partendo licenziamenti collettivi, il Governo non ha ancora pensato a un piano per gli ammortizzatori sociali».
È in via di approvazione l'emendamento governativo alla manovra, in base al quale le slot saranno ridotte del 34% entro il 30 aprile 2018. Qual è il suo giudizio? «La posizione di Astro è chiara: va bene la riduzione delle slot, ma, ripeto, attendiamo che si riducano anche altre tipologie di giochi. Peraltro controlleremo attentamente i criteri di questa riduzione, nell'auspicio che il decreto non sia solo un modo di cacciarci dal mercato. Se così non sarà, non lasceremo nulla di intentato, in tutte le sedi, per difendere le nostre aziende».
MF/Agipro
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