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Ultimo aggiornamento il 04/10/2025 alle ore 09:10

Estero

03/10/2025 | 17:30

Portogallo: il Parlamento discuterà sul divieto di pubblicità e sulla modernizzazione di altre leggi sul gioco

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giochi portogallo

ROMA - Il Parlamento portoghese ha accettato di riaprire il dibattito sulla pubblicità e le promozioni del gioco.

Venerdì, come riporta SBC News, il Parlamento ha deciso di inoltrare in commissione cinque iniziative del partito ecologista di sinistra Livre per un'ulteriore discussione. Tra queste, misure per limitare la pubblicità del gioco online, divieti di sponsorizzazione e l'applicazione obbligatoria di avvisi sulle dipendenze, mentre le proposte sul vietare la vendita o la disponibilità limitata di gratta e vinci nelle strutture sanitarie sono state respinte.

I parlamentari del Palazzo di São Bento valuteranno nuovamente l'opportunità di applicare limiti alla pubblicità e il divieto di promozioni di gioco da parte di influencer e personaggi pubblici. Altrove, i ministri esamineranno i rapporti tra il settore sportivo portoghese e le società di scommesse e i nuovi obblighi per inasprire le avvertenze per i consumatori sulle piattaforme online e sui giochi.

Le nuove iniziative si concentrerebbero sulla creazione di un sistema centrale di autoesclusione, sul rafforzamento della supervisione normativa e sul potenziale utilizzo dei proventi del gioco per sostenere lo sviluppo turistico nelle regioni interne del Paese.

Attualmente, il settore del gioco in Portogallo è regolamentato da un sistema duale. I casinò terrestri, le sale giochi e il bingo sono disciplinati dalla Legge sul gioco del 1989 , che limita le attività alle "zone municipali" concesse dallo Stato.

Il gioco online e le scommesse sportive sono invece regolamentati dal 2015 dal Decreto Legge 66/2015, supervisionato dal Servizio di Regolamentazione e Ispezione del Gioco (SRIJ) del Portogallo. Gli operatori autorizzati devono rispettare rigide norme a tutela dei consumatori e pagare le tasse, con le scommesse sportive online che prevedono un'aliquota fissa del 25 % sul fatturato lordo.

Il DL del 2015 ha portato molti operatori internazionali ad abbandonare il mercato, ritenendo il quadro fiscale portoghese non sostenibile e favorendo gli operatori nazionali storici.

Tuttavia, con l'aumento delle aliquote fiscali in tutte le giurisdizioni dell'Europa occidentale, negli anni successivi il regime portoghese è gradualmente diventato più favorevole. Da allora, la SRIJ ha accolto con favore un flusso costante di nuovi licenziatari, ampliando il mercato oltre i suoi operatori storici.

Le reazioni politiche hanno rivelato nette divisioni sulle proposte di Livre. Mentre partiti di sinistra hanno attivamente insistito per restrizioni più severe, le camere più grandi del parlamento hanno messo in guardia contro divieti generalizzati e altri controlli rigorosi.

EMT/Agipro

 

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