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Attualità e Politica

09/05/2023 | 14:41

Delega fiscale, Confcommercio: "Riordino giochi atteso da anni, necessario superare questione territoriale"

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Delega fiscale Confcommercio Riordino giochi

ROMA - Il riordino delle norme sui giochi "è atteso da anni per superare le criticità esistenti nelle politiche di offerta, in particolare tra disposizioni statali e delle autonomie locali". Bisogna "contemperare gli interessi pubblici (salute, erario, ordine pubblico) preservando l’attuale modello concessorio previsto per ogni singolo gioco, valorizzando i sistemi di controllo telematico dell’offerta e superando la “questione territoriale” che, con misure di prevenzione dalle dipendenze dimostratesi non efficaci, non tutela le persone e mette a rischio legalità e gettito". Lo segnala Confcommercio nella memoria depositata in Commissione Finanze alla Camera sulla delega fiscale. "Distanze e limiti orari determinano la sostanziale impossibilità di mettere a terra i punti di gioco in concessione statale, impedendo le procedure di gara allo scadere delle diverse concessioni", si legge ancora. Bisogna "individuare criteri che assicurino la dislocazione dei luoghi sull'intero territorio nazionale tutelando gli avviamenti esistenti" e "prevedere parametri nazionali di qualificazione degli esercizi, considerando la domanda". Una distribuzione "equilibrata tra punti specializzati (dove si erogano solo prodotti di gioco) e punti generalisti (dove i prodotti di gioco affiancano la vendita di altri prodotti)" è "determinante per una presenza ridottasi nel tempo ma ancora capillare per i necessari presidi sui territori di legalità, protezione degli utenti e gettito (obiettivi della regolamentazione del gioco pubblico)", altrimenti "si potrebbe generare una perdita di controllo dell’offerta a favore di offerte illegali, una perdita di tutela degli utenti esposti a prodotti di gioco incontrollati e senza misura, una perdita di gettito erariale da emersione nonché di redditi da lavoro". Determinanti sono anche "gli obblighi formativi per gestori ed esercenti, da rendere anch’essi omogenei e certificabili a livello nazionale". Bisogna poi "prevedere meccanismi tecnici di autoesclusione e di registrazione nazionale unica dei soggetti che intendono essere esclusi dal gioco", insieme a "una chiara disciplina dell’utilizzo e della commercializzazione degli strumenti di pagamento per il gioco a distanza e del ruolo svolto dai pubblici esercizi e dagli esercizi commerciali, per finalità di tutela della concorrenza".
MSC/Agipro

Foto credits: Manfred Heyde CC BY-SA 3.0

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