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Ultimo aggiornamento il 23/10/2025 alle ore 20:39

Attualità e Politica

23/10/2025 | 17:23

Forum Antiriciclaggio, Bellavia (Esperto diritto penale economia): “Sanzioni contro il gioco illegale, necessario allungare i tempi della prescrizione”

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Forum Antiriciclaggio Bellavia (Esperto diritto penale economia): “Sanzioni contro il gioco illegale necessario allungare i tempi della prescrizione”

ROMA - “Il gioco legale genera 12 o 13 miliardi per l’Erario, ma molti giocano illegalmente. Occorre capire il perché. Sul territorio si muovono come gli autorizzati, con punti vendita, usando denaro in contanti o slot scollegate a Sogei, senza identificare il cliente e senza effettuare le segnalazioni sulle operazioni sospette (Sos). Poi c’è il problema enorme dell’online: le piattaforme illegali non possono usare .it, ma semmai .com o altri suffissi. Sono gestiti da società offshore e garantiscono un anonimato assoluto. Le licenze sono rilasciate da autorità improbabili; una recente sentenza a Bari riferisce di reati alle British Virgin Islands e a Nassau. A cosa servono queste puntate? A riciclare, non certo a vincere al gioco. Chi partecipa, usa soldi di cui non può dimostrare l’origine e per non essere identificato: per questo si usano anche prestanome. Punizioni? Poco o nulla. Occorre intervenire sulla norma, aumentando la prescrizione, così da salvare le indagini e i processi. Se non si interviene, le armi sono spuntate.” Lo ha detto Giangaetano Bellavia, esperto di diritto penale dell’economia e consulente della trasmissione “Report”, durante il Forum Antiriciclaggio in corso a Milano, organizzato dalla European School of Banking Management, con la partecipazione di Betpoint.

“Le operazioni di gioco sono affidate a concessionari con mezzi e reputazione idonei, oltre a una struttura adeguata”, ha proseguito Bellavia. “Il gioco online è molto complicato e Adm vigila. È difficilissimo riciclare nel gioco legale, conto di gioco e verifiche dell’identità sono sotto controllo in tempo reale, i flussi finanziari sono tracciati da concessionari e Adm. Qualcosina si può fare, ma operazioni di ampia portata non sono possibili: magari 5mila o 10mila euro, ma piccolo cabotaggio. La violazione più frequente è giocare su concessionari diversi: c’è chi vince e chi perde, e il denaro (poco) si ripulisce. In generale, chi non può giustificare il proprio denaro cerca di camuffare il riciclaggio attraverso le proprie vincite. Si froda anche nello sport, in modo forse non rilevante, ma il fenomeno c’è. Il concessionario monitora le ricariche online e segnala le operazioni sospette. Forse le segnalazioni sono troppe e vanno spiegate meglio. Non possono essere automatiche”, ha concluso.

NT/Agipro

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