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Attualità e Politica

07/11/2023 | 16:54

Giochi, le associazioni di categoria in difesa della rete generalista: “Da pubblici esercizi oltre il 50% del gettito e argine all'illegalità”

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Giochi le associazioni di categoria in difesa della rete generalista: “Da pubblici esercizi oltre il 50 del gettito e argine all'illegalità”

ROMA - “Otre il 50% della spesa dei giochi pubblici nel 2022 nel nostro Paese è stata generata nei pubblici esercizi e nelle ricevitorie e tabaccherie, più del 30% nelle sale specializzate e meno del 20% nel gioco online”. Così Emanuele Cangianelli, presidente di EGP-FIPE, intervenendo al convegno “Gioco legale: regole uniformi per garantire sicurezza, legalità e gettito”, organizzato dal Milton Friedman Institute alla Camera dei Deputati. “A fronte di questi valori di spesa - aggiunge -, i sistemi di prelievo, altrettanto differenti tra prodotti e verticali distributive, hanno generato gettito dalle reti 'generaliste' per oltre il 58% , circa il 33% dalle sale specializzate e circa il 9% dai giochi online.

“L'articolo 15 della legge delega è ricco di punti importanti riguardanti il riordino del gioco pubblico - spiega poi Cangianelli -. C'è il rischio, se ci si dedica prima ad alcuni prodotti piuttosto che ad altri, di non risolvere alcuni problemi strutturali del settore. Andrà mantenuta un'offerta equilibrata tra le diverse verticali di gioco. Scorporare dei pezzi può generare dei rischi”.

“La lotta all’illegalità rappresenta una priorità per tutto il comparto del gioco pubblico - le parole di Geronimo Cardia, presidente di Acadi-Confcommercio, l'associazione dei concessionari di giochi pubblici -. Le recenti vicende di cronaca, balzate all’attenzione di tutti perché hanno visto coinvolti alcuni personaggi famosi, dimostrano la presenza di un’offerta illegale del gioco sempre pronta a soddisfare una domanda che comunque esiste. La presenza dell’offerta pubblica di gioco sia sui territori che sul web, insieme a misure di repressione realizzate dalle autorità regolatorie ed investigative, sono dunque l’unico vero argine contro l’illegalità”.

“Il presidio dei territori, così come del web, da parte dello Stato e dell’esercito dei suoi incaricati di pubblico servizio non deve arretrare – prosegue Cardia -. Se lo Stato arretra, si finisce per favorire l’illegalità. Se il territorio viene penalizzato, si finisce per favorire l’illegalità. Per questo motivo, mentre si stanno discutendo i parametri e le leve della nuova legge di bilancio, è evidente che nell’assunzione dei provvedimenti, soprattutto se emergenziali per il reperimento delle risorse, occorra evitare penalizzazioni dirette o indirette alla rete generalista che finirebbero per favorire l’offerta illegale. Se la rete generalista del territorio viene ulteriormente ridotta, compressa, tassata, si fa un favore alle mafie”, conclude il presidente di Acadi.

“Il nostro obiettivo è quello di difendere le piccole-medie imprese sul territorio nazionale e tutelare il gioco legale – esordisce nel suo intervento Domenico Distante, presidente di Sapar -. Ogni giorno, però, ci è sempre più difficile. Con questa legge delega mi auguro che ci si possa uniformare a livello nazionale. Dove non c'è il gioco illegale, c'è quello illegale. In questi anni tante imprese hanno investito soldi per poi vedersi chiudere per l'introduzione di leggi regionali e regolamenti comunali diversi di in ogni territorio. Non è concepibile essere ancora in questa situazione dopo tanti anni”, conclude.

GM/Agipro

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